venerdì 16 dicembre 2011

obbedienza alle leggi divine (Claudia)

           M.Aivanov


"Imporsi agli altri, dare ordini: questo, gli esseri umani lo
fanno spontaneamente. Ma quando in loro si manifesta un desiderio
che li avvinghia come un serpente, si mettono a sua disposizione
e capitolano senza opporre resistenza. Analizzatevi e vedrete che
è proprio così che succede, anche con voi.
Gli esseri umani sono capaci di dare ordini agli altri, ma
incapaci di darne a se stessi per ristabilire la situazione. Ora,
il lavoro del discepolo consiste appunto nel prendere coscienza
del proprio essere interiore per ristabilirvi l’ordine, per
ritrovare quella regalità perduta a causa dei suoi desideri
inferiori e delle sue passioni. Tutti i lavori che egli può
realizzare in altri campi impallidiscono di fronte
all’importanza di un unico lavoro: mettersi in armonia con il
Cosmo e instaurare quell'armonia nel proprio regno, imponendosi
al proprio popolo – vale a dire proprie sue cellule. A queste,
egli dice: «Farete la mia volontà e nient'altro!» e le cellule
sono obbligate a sottomettersi, perché egli si impone a loro non
in virtù della sua autorità personale, ma grazie alla sua
obbedienza alle leggi divine. È così che ritrova la sua
regalità."

Omraam Mikhaël Aïvanhov

venerdì 2 dicembre 2011

questo scritto di Luca mi è piaciuto molto


questo tuo scritto, Luca, mi è piaciuto molto. tornando alla nostra discussione "etica ed estetica" è uscita da te l'Etica che non è di questo mondo. è bello! 
 
   sa, ieri sera-notte volevo-dovevo lavorare perché sono abbastanza nella c..ca,ma prima volevo scriverle.
   Non è stata una cosa meditata scientemente,è cominciato a uscire da me un fiume di pensieri e parole,sentimenti e altro...ci ho messo 2 ore a scrivere le 2 mail,per ordinare e concatenare le frasi in un filo logico e intellegibile a chi mi leggesse dall'altra parte,anche se mi conosce.
   Non si è trattato di maniacale puntiglio di precisione,ma piuttosto, poiché l'argomento è importante e intimo per me,di cercare di rivelarmi al meglio di quel che ne sono capace.
   Ogni parola,tanto più se scritta,ha il suo posto,e il suo significato singolo e quello della frase nel suo insieme può cambiare e trasmettere un messaggio distorto o meno a seconda di come la si posiziona,la si sceglie, dosa e calibra (come i toni,mezzi e quarti,oppure i "niente"di una variante di colore,che pur essendo niente sono qualcosa comunque).
   Di più, non essendoci gli occhi che si guardano,gli atteggiamenti e la comunicazione non-verbale è ancora più difficile trasmettere le sfumature.
   Ma d'altra parte interviene la "scultura" e l' "architettura" al posto della "pittura" e le forme si stagliano più nette,non c'è la mediazione delle velature e quindi,in un certo senso,la verità o sincerità che dir si voglia,può emergere più chiara e "vera".
   Con i suoi pro e i suoi contro, per chi scrive di sé naturalmente.
E' un rischio che alla mia età si può correre. Snudarsi,mettersi a nudo,con misura e pudore. (..oh,affiora improvvisamente e naturalmente alla mia "coscienza" solo ora,che è il gesto compiuto realmente da S. Francesco....)
   Svela il mio desiderio di essere compreso e anche se non del tutto,comunque accettato dall'altro.
   Compreso ed accettato non significa che l'altro si identifichi con le mie posizioni, i miei convincimenti,i miei giudizi,ma pur nella dialettica e nella critica,a volte anche nella contrapposizione,non strumentale-non gretta - non d'interesse-si scopra di avere fondamentalmente la stessa scala di valori. Destra, Sinistra, Centro,sopra, sotto, Oriente e Occidente,tutto converge e confluisce verso un solo Focus = volersi bene, amare, perché l'unico modo vero e non ipocrita-prima di tutto con sè stessi - di amare è farlo con chi si ha sotto mano,poi si può allargare l'orizzonte.
   Il cammino inverso,per me,è illusorio e fa' sì che ci perdiamo nei Massimi Sistemi e finiamo esattamente azione dopo azione,giorno dopo giorno,anno dopo anno e così passa la vita, all'opposto di dove sinceramente aspireremmo essere ed arrivare. Anche se per molti,me compreso,è l'esperienza quotidiana dei nostri limiti ed egoismi.
   Esagero:sono convinto che il Cristo non sia il Buddha e nemmeno Maometto - Muhammad, neanche un altro Maestro,ma solo Lui ci ha reso visibile e tangibile e umanamente accessibile al nostro affetto e poi Amore, il Padre,anzi il Babbo o Papà (Abba) - Giovanni Paolo I ha avuto l'ardire di dire in pubblico la Mamma,e ha sciolto la commozione e l'indurimento del cuore di molti.
Ma ciò non vuol dire chiudere inesorabilmente fuori dalla porta della nostra vita e della nostra povera-grande capacità di amare il resto.
   Anzi.
   L'impegno derivante dall'amore e dall'amare è proprio quello di unire e non separare,cercare di amare con fatica e perseveranza quotidiana,fatta di piccoli gesti e piccoli passi,umili,nascosti ed invisibili ai più che non amano fare la fatica di accorgersi,demolire i Muri di Berlino del proprio cuore.
   Difficile,duro e faticoso,ma è così.
   Lo dico a voce alta per dirlo a mè stesso prima di tutto.
   Sono ben lontano da questo e sperimento tutti i giorni,in continuazione,azione dopo azione,il naufragio delle buone intenzioni e delle buone speranze della sera prima per il giorno successivo.
   Ma resta comunque il fatto che "è così".
buonanotte

mercoledì 30 novembre 2011

introduzione alla magia

Tra tutti i libri che sono scritti con lo scopo di sincronizzare il Pattern con la vita umana "Tao Te Ching" è particolare. Il metodo di base è "non fare" - lascare fare e non impedire il Pattern. E' una introduzione alla magia nella "zona" dove finiscono i "nomi"

1.
"La via che può essere detta "via"
non è la vera via.
Il nome che può essere chiamato per nome
non è il vero nome eterno.
Senza nome è il principio
del cielo e della terra,
con nome è la madre delle cose.
Ed è nell'alternarsi di Essere e Non-Essere
che appaiono dell'uno il gran prodigio
e i limiti dell'altro.
E, pur se nati insieme, hanno nomi diversi
e in comune solo il mistero.
Sono il mistero più fondo del mistero,
la porta di ogni meraviglia".

20.
“Lascialo andare, lo studio,
e non ti preoccupare
di quale differenza corra
tra “si” e “certo”,
tra “bene” e “male”,
o se si debba temere
ciò che temono altre persone.
No, non vale proprio e
non c’è mai una vera soluzione.
Quando la gente si diverte assieme,
come alla celebrazione
della feste supreme
o come alla salita della torre
il giorno di primavera,
io solo resto indifferente
e non do segni intorno
come neonato ancora senza espressione
o chi non sappia da che parte andare.
Quando la gente ha in eccesso,
io solo sono senza tutto.
Io, cuore di idiota, scemo perfetto.
La gente ha in sé chiarezza
e io solo oscurità.
Il resto è chiaroveggente
e io non vedo niente.
Agitato come mare,
senza un posto in cui restare.
La gente intanto fa progetti
e solo io inconcludente.
Io differente da tutti gli altri.
Io che mi abbevero alla Madre” 
                       
                
 Lao Tsu
 

venerdì 18 novembre 2011

andreina: un consiglio

13.11.1944 16:00 Milano


(1) - transito 13.11.2010, compleanno 66, programma di Anima: l'Anima di A. (Chirone in 11-a Casa) chiede lei sottomettere suo Leone personale ai regoli di un gruppo (ai regoli dell'Acquario). lei apriamo la porta al nostro gruppo. la prova per lei - superare l'orgoglio di una "maestra". in altre parole - trasformare Leone personale nel Leone in servizio al gruppo. simbolo astrologico: (2) Nettuno in 11-a Casa - "Gesù in casa dell'Acquario lava i piedi ai suoi discepoli"

(3) - transito 13.11.2011, compleanno 67, programma di Anima: l'Acquario (Urano in 7-a Casa) chiede A. entrare con il suo Leone "nuovo" in servizio sociale dell'età dell'Acquario. lei proponiamo spazio nella Sfera da usare sul piano sociale con le regole di gruppo

mercoledì 16 novembre 2011

raggiungere le regioni dell’anima e dello spirito


Caro Alexander, ti giro il pensiero di oggi perchè lo trovo molto
importante, sono cose che ci hai già detto qui sintetizzate in modo
abbastanza chiaro e riguardano tutti noi...
Bacioni
Francesca

Pensiero del giorno mercoledi 16 novembre 2011.


"Perché è così pericoloso cercare di avere accesso al mondo spirituale se prima non ci
si è purificati? Perché qui non si tratta più soltanto di conoscenze destinate all’intelletto: si affronta il campo della Scienza iniziatica che va a toccare la totalità dell’essere umano, le sue risorse più intime: la sua anima e il suo spirito.
Lavorare con l’anima e con lo spirito significa lavorare con i due principi creatori, e quindi entrare in contatto con le entità e le correnti più potenti dell’Universo; e se interiormente la via non è libera, se quelle correnti incontrano delle impurità, bruciano tutto al loro passaggio. È un incendio terribile che può provocare le peggiori perturbazioni nell’organismo psichico e anche nell’organismo fisico: sensualità sfrenata, disordine mentale, come pure turbe fisiologiche nel cuore e nel cervello. Coloro che vogliono raggiungere le regioni dell’anima e dello spirito, le regioni della luce e dell’amore divino, devono essere ispirati dal più alto ideale, dal solo bisogno di
perfezionarsi e di servire la volontà di Dio."

Omraam Mikhaël Aïvanhov
  

sabato 5 novembre 2011

la tappa "cela nella luce"



"Un adulto ha ogni giorno delle decisioni da prendere e a tale
scopo è obbligato a riflettere soppesando i pro e i contro. Viceversa, il bambino, che non è ancora in grado di ragionare e di comprendere, deve solamente fare ciò che gli adulti gli chiedono, senza doversi porre domande per decidere se sia bene per lui: capirà più tardi.
Il modo di procedere del bambino è dunque l’inverso di quello dell’adulto. Il bambino che volesse prima di tutto capire la fondatezza di ciò che gli si chiede, non farebbe mai nulla. Deve obbedire fidandosi dell’esperienza degli adulti che hanno già capito prima di lui. Grazie a tale fiducia egli facilita il suo processo personale di comprensione. È solo agendo in base alle direttive degli adulti – siano essi genitori, educatori o anche altre persone – che i bambini hanno la possibilità di svilupparsi. Ma occorre che gli adulti, coscienti delle proprie responsabilità, siano molto attenti ai consigli e agli ordini che danno ai bambini."
Omraam Mikhaël Aïvanhov

è la verità di base per la tappa "cela nella luce"


venerdì 4 novembre 2011

bridge over troubled water - Francesca


francesca:
Cerco di allegare il link e il testo di una canzone che
per me riguarda
la relazione tra componenti del gruppo,
ne ho accennato a Maria
Cristina e forse ad Andrea,
...mi gira nella testa già da un po', ve la
mando:

http://youtu.be/H_a46WJ1viA


Bridge over troubled water

Simon
& Garfunkel


Quando sei giù

E ti senti piccola
Quando hai le lacrime nei tuoi occhi
Io le asciugherò tutte
Sono dalla tua parte
Quando i tempi diventano duri
E amici semplicemente non ne trovi
Come un ponte sulle acque agitate
Io stenderò sotto di me
Come un ponte sulle acque agitate
Io stenderò sotto di me
Quando sei giù di corda
Quando sei sulla strada
Quando la sera arriva così dura
Io ti darò conforto
Io sarò dalla tua parte

Quando arriva la oscurità

E l’ansia è tutta intorno
Come un ponte sulle acque agitate
Io stenderò sotto di me
Come un ponte sulle acque agitate

Io stenderò sotto di me

Dispiega le vele ragazza d’argento
Dispiega le vele
E’ il tuo tempo di risplendere
Tutti i tuoi sogni sono sul loro cammino
Guarda come risplendono
Se hai bisogno di un amico
Io sto navigando proprio al tuo fianco
Come un ponte sulle acque agitate
Io libererò la tua mente
Come un ponte sulle acque agitate
Io libererò la tua mente

domenica 2 ottobre 2011

"sul Sentiero non contano né i vizi né le virtù ..."


"Per l’Anima è indifferente che il suo riflesso, l’uomo incarnato, sia felice o no, lieto o mesto, sereno o turbato. Solo una cosa importa: il contatto con l’Anima, l’Unione (cosciente e intelligente) con l’Uno ... Ciò che il discepolo sente ha poca importanza; ciò che vale sono la sua comprensione e la capacità di fungere da canale per la forza spirituale. Ricordate che sul Sentiero non contano né i vizi né le virtù (se non per sfuggire agli opposti). Ha valore solo ciò che spinge innanzi su quel sentiero, che“splende sempre più fino al giorno sii con noi” (A.Bailey, "La Luce dell'Anima").

 (D.Kh.)

mercoledì 14 settembre 2011

spunti


Spinti dal desiderio di surfare l'infinito ci addentriamo nel mondo delle energie sottili per scoprire inedite verità;
e come sempre ad ogni piccola risposta si aprono mille domande nuovecosì in modo esponenziale ci troviamo di fronte ad un mondo tutto da scoprire che si rivela inaspettatamente strutturato

Tutto è uno
ma cosa tiene insieme il tutto?
Ricerca della verità Una
credere sentire conoscere sapere
Fede-esperienza-ragione-conoscenza

Abbiamo incominciato un percorso di ricerca per capire quali sono le energie che muovono il cosmo. Quali sono le verità che si nascondono dietro alla forma. Cosa tiene insieme la materia. Quale è il ruolo del pensiero nella realtà che viviamo, e come è possibile che, pur essendo il pensiero senza forma, sia il motivo costruttore di tutto, e di tutto ciò che l'uomo sia stato in grado di costruire.
E se è il pensiero il costruttore, dove ha origine?
Ci rendiamo conto che il pensiero è il vero costruttore della forma, e che le nostre mani, il nostro lavoro, e la materia non sono altro che il risultato, la conseguenza del pensiero stesso. Così ci rendiamo conto che possiamo costruire col pensiero anche in altri modi, e che una verità è proprio che l'energia segue il pensiero.
Ma se l'energia segue il pensiero questa deve avere un' intelligenza a sua volta, deve avere una sostanza, e questa sostanza e questa intelligenza devono avere un'origine.

Questa sontanza che è il pensiero non comincia con l'uomo, né lì si ferma, siamo solo un risultato  di un pensiero più grande, l'anello di una catena infinita, ma non parliamo della catena limitata all'esistenza materiale qui, sulla terra, parliamo di quella che va oltre la forma.

Ma allora, se ci allontaniamo dalla terra e pensiamo all'universo, e se dall'universo conosciuto ci allontaniamo per addentrarci nell'infinito ci rendiamo conto che non basta la ragione da sola, che non troviamo risposte se non cerchiamo , e che per cercare dobbiamo (abbatterre i muri della materia) rinunciare ai sensi che conosciamo, ai ragionamenti e alle sovrastrutture cui siamo abituati.
Passo passo ci ritroviamo con nuovi occhi, nuove orecchie aperte a suoni sottili e inconsueti che prima non potevamo udire. Nulla di fisico, nulla di tangibile, assolutamente indimostrabile se non nella nostra coscienza espansa di un poco. Nella nostra disponibilità alla rinuncia, alla rettitudine alla bellezza e al bene comune.

Scopriamo così il mondo dello spirito, quello che va oltre a tutto, e capiamo che quella è l'origine, e che il mondo che viviamo altro non ne è che l'ombra, o il riflesso.

Claudia