domenica 11 marzo 2012

LA STORIA DI MARIA MADDALENA


   SUI CROCEVIA D’ORIENTE, di HELENA ROERICH  

   LA STORIA DI MARIA MADDALENA
   
   SAPETE come vivevo, ci conoscevano di notte e di giorno volgevano la faccia. Così era del Cristo. Di notte venivano, e di giorno volgevano la faccia. Pensai: “Eccomi, infima, e gli uomini si vergognano di me alla luce del sole. Ma anch’Egli, l’altissimo profeta, viene evitato di giorno. In ciò l’infima e l’eccelso sono ugualmente evitati”.
   Volli dunque recarmi da Lui di giorno e tenderGli la mano. Indossai la veste migliore e la collana di Smirne, e mi profumai i capelli. E così andai da Lui, per dire alla gente: “Ecco, di giorno s’incontrano l’infima e il supremo, che voi ugualmente evitate”.
   E quando Lo vidi, seduto fra i pescatori, coperto con un sacco, restai dall’altra parte, e non potei avvicinarmi. La folla passava tra noi, ed evitava entrambi.
   Così si decise la mia vita. Perché Egli disse al Suo discepolo prediletto: “Prendi questo pizzico di polvere e portalo a quella donna, che lo cambi con la sua collana. In verità hanno più vita queste ceneri che le sue pietre; poiché dalle ceneri posso creare pietre, ma dalle pietre null’altro che polvere”.
   Il resto già lo sapete. Non mi condannò. Si limitò a pesare le mie catene, e i lacci della vergogna caddero in polvere. Decise con semplicità. Non esitava mai a inviare l’oggetto più semplice, che decideva una vita. Egli toccava quelle offerte come per immergerle nello spirito.
   La Sua via era deserta, perché la gente, dopo aver ricevuto i Suoi doni, presto si allontanava. E volendo imporre le Mani, trovava il vuoto. Quando già era condannato, le furie della vergogna Lo seguivano correndo e per scherno agitavano rami. Il prezzo del ladrone fu degno della folla.
   In verità Egli spezzava le catene perché dava conoscenza senza prendere compenso.


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