domenica 23 dicembre 2012

"la fede è una certezza assoluta"






Pensiero del giorno domenica 23 dicembre 2012.
                                                                                                           
     "La fede non è un sentimento irrazionale, ma ha come fondamento le esperienze che abbiamo fatto nel corso delle nostre incarnazioni passate, esperienze che si sono inscritte nella nostra anima. Sì, è tutto ciò che l’uomo ha studiato, verificato e vissuto nelle proprie esistenze precedenti che sta all’origine della sua fede. Non si può avere fede se non in quello che si è sperimentato, altrimenti non si deve parlare di fede, ma soltanto di credenza. Se avete fede in Dio, è perché avete comunicato con Lui, perché Lo avete toccato, e quel contatto ha lasciato in voi una traccia così forte che non potete più dubitare: la fede in Dio si è inscritta in voi.
     Se siete in grado di affermare che un certo percorso conduce a una determinata stazione, è perché conoscete l’itinerario. Ma se dite che passando per un certo luogo raggiungerete palazzi e giardini, e invece non trovate altro che acquitrini o precipizi, significa semplicemente che eravate spinti dal bisogno di credere e non dalla certezza della fede. La credenza è il risultato di un desiderio soggettivo: ci si illude che una certa cosa si realizzerà, ma il più delle volte questo non avviene. La fede, invece, è una certezza assoluta che sfocia in una realizzazione."
                        
Omraam Mikhaël Aïvanhov

venerdì 21 dicembre 2012

il fuoco della sofferenza e il fuoco dell’amore spirituale




    "La terra, l’acqua e l’aria sono mezzi di purificazione, e io vi ho dato dei metodi, degli esercizi da fare con essi. Ma il mezzo di purificazione più potente è il fuoco. Nulla resiste al fuoco. Per questo la tradizione iniziatica insegna che, per trasformarsi, gli esseri umani devono obbligatoriamente passare attraverso il fuoco; non il fuoco fisico, certo, bensì il fuoco psichico.
    Nel piano psichico esistono due tipi di fuoco: il fuoco della sofferenza e il fuoco dell’amore spirituale. Attraverso il fuoco della sofferenza devono obbligatoriamente passare tutti gli esseri testardi che si sono troppo ostinati sulla cattiva strada; a quel punto, soltanto le prove potranno farli riflettere e li trasformeranno. Chiunque voglia sfuggire a questo fuoco, deve lavorare con il fuoco dell’amore, che lo renderà luminoso e raggiante. E anche se dovrà ancora soffrire – poiché sulla terra non si può sfuggire alle prove – il fuoco dell’amore spirituale brucerà più ardentemente in lui e gli permetterà di superare tali prove. Il fuoco della sofferenza ordinaria asservisce l’uomo; il fuoco dell’amore spirituale, invece, gli dona la libertà."
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)


   “1 - L’elemento del Fuoco, il più pervadente, il più creativo, il più liberatore, è il meno apprezzato e meno studiato. La coscienza umana si dedica a una pletora di considerazioni vacue e senza senso, e la più mirabile le sfugge. Gli uomini litigano per cose da nulla al mercato, e non hanno neppure il desiderio di mettere le mani sul tesoro. Molto di quanto si è detto a proposito del cuore è applicabile anche al Mondo del Fuoco, ma con intensità speciale. L’impeto del Fuoco è resistente come la struttura di un cristallo. Non per nulla i chiaroveggenti si servivano di globi di cristallo. Occorrono braci viventi per purificare la coscienza; la fiamma dai sette colori afferma il fervore dello spirito. Molte azioni del Fuoco si manifestano come singolarissime condizioni di esistenza. A partire dalle ordinarie formazioni luminose visibili all’occhio aperto, su, fino ai fuochi complessi del cuore, si è guidati nel reame del Fuoco.”

(M.M., Agni Yoga, Mondo del Fuoco)

mercoledì 12 dicembre 2012

"Durante le meditazioni, abituatevi a concentrarvi sulla luce celeste .."

   

    "Durante le meditazioni, abituatevi a concentrarvi sulla luce celeste per attirarla e introdurla in voi; così essa sostituirà a poco a poco tutti i vostri materiali logori, vecchi e sudici, con nuove particelle della più grande purezza. Poi una volta che avrete introdotto la luce in voi, dovrete ancora esercitarvi a inviarla nel mondo intero per aiutare gli esseri umani". 

Omraam Mikhaël Aïvanhov

mercoledì 5 dicembre 2012

... spiegazione rispetto allo squilibrio



ciao, lo sappiamo già perchè ce lo ripeti continuamente... interessante questa spiegazione rispetto allo squilibrio
M.

Pensiero del giorno mercoledi 5 dicembre 2012.

    "Gesù diceva: «Cercate prima il Regno di Dio e la sua Giustizia». Perché “prima” il Regno di Dio? Perché esso rappresenta uno stato di perfezione, di pienezza. Vi è contenuto tutto: salute, ricchezza, bellezza, ordine, libertà, pace, saggezza, amore, gioia… Ecco perché Gesù aggiunge: «...e tutto il resto vi sarà dato in aggiunta». Il Regno di Dio è la sintesi di tutto il resto, di tutte le benedizioni che potete chiedere.
   Voi dite: «Ah, se avessi il potere… se avessi la ricchezza… se avessi la bellezza!» Ma questi non sono che aspetti particolari del Regno di Dio, non sono che suoi attributi, e non appena si inizia a desiderarne uno in particolare, ecco che si instaura lo squilibrio. Il Regno di Dio è prima di tutto uno stato di equilibrio e di armonia. Se si insiste su un punto, lo si fa necessariamente a scapito di qualcos'altro e quindi si introduce già il seme dello squilibrio. Tutto ciò di cui la nostra anima, il nostro spirito, il nostro cuore, il nostro intelletto e il nostro corpo fisico hanno bisogno è contenuto in queste parole: il Regno di Dio."

Omraam Mikhaël Aïvanhov

domenica 18 novembre 2012

la faccia del cristallo



C.: “ … E forse, volente o nolente, è proprio quello di cui devo essere portatrice, la faccia del cristallo che sono portata a esprimere.”


Quando guardo un cristallo naturale e perfetto mi vengono in mente tre parole: legge, determinazione e repulsione. La legge interiore degli atomi che formano il cristallo, la loro determinazione di mantenere la legge nonostante il caos esteriore, la loro repulsione di qualsiasi atomo non adatto alla legge.

La formazione del cristallo si comincia da un solo legame. Nel mondo di caos, dove “ognuno è libero”, i “primi due” formano un legame tra di loro che è basato sulla legge. Questo è il primo “noi”.

Se questi “due” riusciranno mantenere il legame nonostante il caos circostante, arriverà il “terzo adatto”. Il “terzo” entra in “noi” esistente con la stessa legge formando due legami – un legame con ognuno del “noi” iniziale. 
Il “noi” si rafforza. Diventa un “noi-nucleo” più stabile – ognuno di “tre” ha già due legami basati sulla legge “da cuore a cuore”.

Chi vuole essere “un quarto” del nucleo deve entrare in esso con la stessa legge, in armonia con i “tre legami” già esistenti e rafforzandoli. 


mercoledì 14 novembre 2012

dopo l’incontro M.C.+A.+C.+F.



Nella nostra “costruzione” di gruppo usando la ragione (la mente - fuoco) e il desiderio (il movente - acqua) dobbiamo avere certi ideali. Vi raccomando di leggere attentamente questo testo e meditare sulla necessità di purezza. Questi ideali non sono di “questo mondo” ma il nucleo del gruppo li deve avere. E chi vuole entrare nel nucleo li deve accettare. (Il nucleo ha e avrà sempre molto da imparare).



REGOLA NUMERO NOVE:

Segue la condensazione. Fuoco e acqua s’incontrano. La forma si gonfia e cresce. Che il
mago ponga la forma sul giusto sentiero.


NECESSITÀ DI PUREZZA

Nel Trattato del Fuoco Cosmico questa regola è accompagnata da un commento molto breve:


“Questa regola è brevemente riassunta nell’ingiunzione: Che desiderio e mente siano così puri ed equamente ripartiti e la forma creata così esattamente equilibrata, che nulla possa attrarla verso il sentiero distruttivo della ‘mano sinistra’. ”


L’estrema semplicità di questa regola nella coscienza di colui che sa e la sua estrema complessità per il lettore casuale sono la ragione della brevità del commento. Esso si limita a darne i significati più semplici e più pratici, ma possiamo forse accennare ad alcuni significati più profondi.

È interessante notare come, mentre si progredisce sul Sentiero, le forme usate per impartire la verità diventino sempre più semplici, mentre il significato diventa sempre più ampio e inclusivo, risultando quindi sempre più complesso all’analisi. Si ricorre infine ai simboli e il piano cosmico è compreso grazie alla presentazione di forme geometriche all’occhio interiore dell’aspirante.

Il punto sul quale s’insiste maggiormente in questa regola è la purezza che, in ultima analisi, dipende largamente dal movente. Se l’incentivo all’azione nei tre mondi scaturisce da un desiderio personale e se l’azione è compiuta applicando la mente, la sua caratteristica è l’impurità. Se l’impulso emana da Colui che dimora nella forma, egli governa l’azione subordinandola al fine predisposto e la sua caratteristica è purezza entro i limiti del gruppo; la purezza assoluta esiste infatti soltanto quando sia raggiunta la completa libertà da ogni dominio. L’anima ha coscienza di gruppo e sotto il suo dominio e, fintanto che il corpo causale non sia stato superato e non sia raggiunta la liberazione dal suo dominio, il vero significato di purezza non sarà compreso. Basti dire che esiste una stretta connessione fra impurità e limitazione qualunque essa sia, fisica, emotiva e mentale.

Dall’aspirante non si pretende la purezza assoluta. Fra gli appartenenti ai gruppi esoterici del mondo, nessuno è finora pervenuto alla quinta iniziazione, quando il significato giunge alla coscienza in un lampo della più intensa realizzazione. Per la maggioranza, l’obiettivo da raggiungere è la purezza fisica ed emotiva, quindi principalmente la liberazione dal dominio del desiderio di natura emotiva. Ecco perché in molti libri d’esoterismo troviamo la ingiunzione, seppure così malamente espressa, “uccidi il desiderio”. Una versione più appropriata per il presente immediato potrebbe essere “riorientare il desiderio” o “ridirigere il desiderio”, poiché un costante processo di riorientamento di tutta la natura del desiderio, in modo da farne uno stato abituale della mente, è la chiave d’ogni processo di trasmutazione e di un efficace lavoro magico. Progredendo lungo il sentiero, i processi di pensiero dell’aspirante diventano più potenti e le forme pensiero, create con un preciso scopo durante la meditazione, diventano più efficaci nel produrre risultati. È quindi evidente che nell’opera magica (che deve sempre compiersi sul piano fisico) esisterà sempre la tendenza verso il “sentiero della mano sinistra”, fintanto che la coscienza dell’anima non sia stabilita in modo permanente e la purezza di movente non sia divenuta un abito mentale.

Ricordo a tutti voi che leggete che lo stabilire e stabilizzare abitudini corrette è uno dei principali requisiti essenziali dell’aspirante al discepolato. Coloro che operano nel campo dell’evoluzione planetaria cercano strumenti affidabili e questo fatto non sarà mai abbastanza ripetuto, perché deve imprimersi nelle vostre menti. Coloro che cercano aiutanti, in caso di emergenza non possono fare assegna mento su individui soggetti a eccessiva instabilità emotiva o che mancano di dominio fisico. Individui con la mente annebbiata o incapaci di mantenerla “ferma nella luce”, non sono adatti a lavorare nelle sfere elevate dello sforzo mondiale. Questa osservazione non deve far desistere nessun membro di questi gruppi dal procedere, poiché il riconoscimento di un difetto è il primo passo per superarlo. Questi gruppi sono in fase di formazione e lo si deve tener presente, altrimenti ci si può sentire scoraggiati di fronte all’enunciazione di un ideale. Oggi il bisogno del mondo e l’opportunità vanno di pari passo. I Grandi Esseri, che formano una muraglia fra l’umanità e il Karma planetario, in questo momento si dice siano sottoposti a forte pressione e vi assicuro che questo è un modo assai blando di presentare la situazione."
(Trattato di Magia Bianca") 
                               


martedì 13 novembre 2012

«Ma a cosa serve un simbolo?»




 M. Aivanov

   "Un simbolo può essere paragonato ad un seme messo in terra. Esattamente come farebbe con un seme, l’Iniziato interra ogni simbolo nella propria mente e lo innaffia spesso; a poco a poco, compare uno stelo che cresce e si rafforza fino a diventare un
albero immenso. Allora, l’Iniziato si rallegra, lavora all’ombra di quell'albero, ne raccoglie i frutti, interra i nuovi semi, e tutto ricomincia.
   Il mondo dei simboli è un mondo vivo. Così come il seme contiene in potenza un intero albero, allo stesso modo un simbolo sintetizza tutto un sapere. Se mi poneste la domanda: «Ma a cosa serve un simbolo?» vi chiederei: «E a cosa serve un seme?» Lavorando con una decina di simboli, noi possediamo la totalità del sapere. Ci è impossibile portare ovunque con noi una grande biblioteca, ma con pochi simboli trasportiamo tutti i libri sacri dell’umanità, poiché tutti quei libri si riassumono in alcuni simboli. Tuttavia, per poter decifrare questi simboli e far sì che essi ci parlino, è necessario riuscire a renderli vivi in noi stessi. "
Omraam Mikhaël Aïvanhov


    “È interessante notare come, mentre si progredisce sul Sentiero, le forme usate per impartire la verità diventino sempre più semplici, mentre il significato diventa sempre più ampio e inclusivo, risultando quindi sempre più complesso all’analisi. Si ricorre infine ai simboli e il piano cosmico è compreso grazie alla presentazione di forme geometriche all’occhio interiore dell’aspirante.”
(Trattato di Magia Bianca”).

giovedì 1 novembre 2012

"questo legame deve diventare cosciente"



Pensiero del giorno giovedì 1 novembre 2012.

            
   "Pensate a collegarvi coscientemente alla catena vivente delle creature, in modo da poter beneficiare delle correnti di energie che circolano in tutta la Creazione, dall’alto fino in basso. Riceverete così lo slancio, l’ispirazione, la saggezza, l’amore e le forze necessarie per la vita di ogni giorno.
   Chiederete: «Ma non possiamo trovare tutto questo in noi stessi?» Sì, forse per qualche tempo, ma ben presto avrete esaurito le vostre riserve. Anche se avete iniziato con progetti di ampio respiro, dovrete interrompere i lavori, poiché è impossibile realizzare qualcosa di grande se non si rimane collegati a questa catena vivente il cui primo anello – se così si può dire – è il Signore stesso. È esattamente come illudersi che una lampada possa illuminare senza che sia collegata alla centrale elettrica. Eh no, è la centrale che le invia la corrente; la lampada non è che un conduttore.
   In realtà, che lo vogliamo o meno, noi siamo legati, collegati, alla Sorgente divina, ma questo legame deve diventare cosciente: così, ne beneficeremo pienamente per la nostra evoluzione e per quella di tutte le creature nell’Universo. "



Omraam Mikhaël Aïvanhov
 

domenica 21 ottobre 2012

punto di entrata



Mi avete chiesto diverse volte perche non guardo in faccia a nessuno o guardo in faccia ad una solo persona quando parlo al gruppo o durante una conferenza. Per trasmettere cio che voglio ho bisogno almeno un “punto umano di entrata”. Quando V.Polyakov fa le sue conferenze sempre guarda sopra la sala. Questo non ho imparato ancora.




Pensiero del giorno sabato 20 ottobre 2012.

"Dando un concerto, un solista offre al pubblico il suo talento, la sua ispirazione, il frutto di tutto un lungo lavoro; se però il pubblico non ha alcuna consapevolezza di quel lavoro, se fa rumore o se anche solo è disattento, il musicista lo percepisce e – anche se egli fosse il più grande virtuoso del mondo – non può più donare tutto ciò di cui sarebbe capace, poiché gli scambi non avvengono correttamente. Ma può anche succedere che, volgendosi verso la sala, egli scorga un solo sguardo incantato, estasiato. Allora, si mette a suonare per quello sguardo – forse senza neppure cogliere se sia quello di un uomo o di una donna – per quella luce che brilla laggiù, nell'oscurità, e diventa geniale. L'essere umano ha bisogno, in qualsiasi modo, di sentire un'eco alle sue azioni, alle sue parole. Se non vi è reciprocità, non è più possibile alcuno scambio. Ora, lo scambio è la legge della vita."

Omraam Mikhaël Aïvanhov

dopo l'incontro a Como, 16.10.12



“La psicoterapia è la sola forma di terapia che c’è. Dal momento che solo la mente può essere malata, solo la mente può essere guarita. Solo la mente ha bisogno di guarigione. Non sembra essere cosi, perché le manifestazioni di questo mondo sembrano reali davvero. La psicoterapia è necessaria affinché un individuo possa incominciare a mettere in dubbio la realtà. Talvolta è in grado di incominciare ad aprire la propria mente senza un aiuto formale, ma anche in questo caso ciò che gli permette di farlo è sempre qualche cambiamento nella sua percezione delle relazioni interpersonali. Talvolta ha bisogno di una relazione più strutturata ed allargata, con un terapeuta “ufficiale”. In entrambi i casi il compito è lo stesso: il paziente deve essere aiutato a cambiare la propria mente in merito alla “realtà” delle illusioni”.
(Un Corso in Miracoli)


Scopo della cura è trasformare il vostro “sè-1” con la sua “verità-1” di qualsiasi momento presente in “sé-2” e “verità-2” corrispondente più vicini al Sé ed alla Verità. Uso i strumenti e metodi adatti.

Un ciclo di cura sempre include quattro tappe: verità-1 -->  esperienza-1 -->  ragione-1 -->  conoscenza-1 che portano ad un nuovo ciclo più elevato verità-2 --> esperienza-2 -->  ragione-2 --> conoscenza-2  etc. Ogni ciclo è un giro di Spirale lungo l’Asse.

L’incontro a Como mi serve per continuare il mio lavoro. Per chi lo vuole e apprezza. Per chi lo vuole e chiede, lo faccio con regole che non dipendono da chi chiede. Non è il paziente che gestisce la cura.

L’ho fatto otto anni per il gruppo di Como. L’anno ottavo richiedeva un certo cambiamento delle regole che il gruppo non ha accettato. Non potevo continuare il mio lavoro.

Ammettere che non sono interessato ad aiutare il gruppo di Como è paragonabile all’affermazione assurda che un dottore non vuole avere pazienti.

La cura è più efficace a quelli che credono che il “sé-2” che non esiste ancora è meglio di “sé-1” attuale e non impediscono il mio lavoro affermando e proteggendo la loro “verità-1”. Nel gruppo di Milano “il gioco” hanno capito meglio di tutti M.C. e F.. Le impegno nel mio lavoro e le “sposto” al livello di collaborazione.

martedì 2 ottobre 2012

l'essere umano è un seme con un suo programma inscritto in lui dall'Intelligenza Cosmica



Pensiero del giorno lunedi 1 ottobre 2012.

"Se interrate un seme di limone, di mela o di melone, non gli dite: «Ascoltami bene! Ti indico il tuo programma: devi diventare un limone, un melo o una pianta di meloni!» Il seme ha già inscritto in sé un suo programma, ed è sufficiente piantarlo perché esso lo realizzi diventando ciò che la Natura si aspetta da lui. Il seme si aggrappa alla terra e, giorno dopo giorno, si sviluppa. Quando una fase è terminata, passa a quella successiva; il seme non si domanda cosa dovrà fare fra un anno o fra cent'anni. Per quale ragione vi parlo dell'albero? Perché anche l'essere umano è un seme con un suo programma inscritto in lui dall'Intelligenza Cosmica. Se egli non è ancora in grado di conoscere quel programma, è solo perché non smette di crearsi egli stesso dei programmi che servono solo ad annebbiargli la vista e a farlo deviare dalla sua strada. Per poter scoprire lo schema inscritto profondamente nella sua anima, egli deve mantenersi interiormente libero, disponibile. "

 
Omraam Mikhaël Aïvanhov

sabato 29 settembre 2012

29.09.12



E' un giorno particolare. Sole (l'umanità) è in opposizione a Urano (le leggi dell’età dell’Acquario) e in quadratura con Plutone in 4 Casa (le regole di “famiglia di sangue”). 



per C.



Non ti ho detto tutto giovedì scorso. E' inutile in questo momento. Mentalmente ognuno puo accettare solo la verità che già ha nella sua mente.

Circa un mese fa mi hai chiesto via sms se ti amo ancora /R: “Non posso non Amare ma posso non amare”/. Mi hai chiesto di spiegare la frase /R: “Non va spiegare tutto”/.

Credo che dopo un lavoro fatto mesi scorsi con M.C. e F. (erano pronti di farlo), M.C. ti la puo spiegare. Spero in base alla sua sintesi della ultima meditazione: “Diventa sempre più naturale amare con saggezza, non tutti però accettano questo come unico vero modo di amare. Sperimentare questa verità rende Liberi e da' Gioia.” (Ti raccomando, M.C., di seguire la via di Gioia!)  

Dopo due mila anni di cristianesimo dobbiamo capire la frase: “Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada” (Mt 10:34).

Con l’attività esagerata esteriore cerchi di fuggire il tuo Sé interiore. Aspetterò quando capirai che sei sola.   

mercoledì 26 settembre 2012

Per M.C, “la linea di gioia”



     Chi fa un piacere al suo sé prova piacere, chi fa un piacere all’Anima prova gioia, chi fa un piacere allo Spirito prova beatitudine. Chi vuole soddisfare l’Anima deve nelle sue scelte seguire “la linea di gioia” e allontanarsi dalla “via di piacere”. 
     La via di beatitudine si apre soltanto dopo la terza iniziazione.  



venerdì 21 settembre 2012

incontro di ieri sera, per M. (modificato)



Riguardando rapporto “adulto”- “bambino” di cui abbiamo parlato con te (M.) ieri sera ti raccomando di concentrarti sulla regola di base: “l'adulto” puo insegnare “al bambino” se “il bambino” lo ama.

martedì 18 settembre 2012

questa legge è detta di Elevazione



     "Si potrebbe continuare a elencare gli sviluppi che segnalano alla Gerarchia vigilante che un discepolo, o un gruppo di essi, è pronto a ricevere “più luce”. Il segno più importante è tuttavia la loro reazione alla Legge del Progresso di Gruppo. È questa la futura nuova legge che dovrà essere percepita dai discepoli del mondo e la cui potenza cresce d’efficacia, anche se l’umanità non se ne renderà conto ancora per lungo tempo. Essa determinerà l’opera dei gruppi mondiali.
     Molti gruppi in passato si costituirono per mutuo interesse, beneficio e studio. Fu il loro vanto, ma anche la loro sventura poiché, per elevati e buoni che fossero i loro moventi, furono fondamentalmente e soprattutto egoisti, caratterizzati da una forma d’egoismo spirituale fra le più difficili da vincere e mancanti della vera discriminazione cui ho accennato. Furono sempre campi di battaglia, dove i meno capaci e i meno integrati erano assorbiti e modellati in uno schema fisso, mentre i più potenti comandavano e gli altri erano eliminati o ridotti al silenzio. Il gruppo ben riuscito finiva per essere composto di anime affini, governate dallo stesso pensiero, poiché nessuno era capace d’intuizione, ma dominato da qualche scuola di pensiero o perché nel gruppo una figura emergeva, ipnotizzando le altre in una condizione statica, quiescente e istintiva. Questo poteva essere a gloria del maestro o del gruppo, ma certamente non di Dio.
     Oggi, lentamente e progressivamente i nuovi gruppi nascono e sono governati dalle leggi dell’anima. Faranno perciò squillare una nota diversa e saranno saldamente uniti da aspirazione e obiettivo comuni. Saranno composti di anime libere, individuali e progredite, che non riconosceranno altra autorità se non quella della propria anima, e subordineranno i loro interessi all’intento dell’anima del gruppo nel suo complesso. Come nelle epoche trascorse il conseguimento del singolo servì a elevare l’umanità, così un analogo conseguimento ottenuto in gruppo la innalzerà ancora più rapidamente. Perciò questa legge è detta di Elevazione.
     I tempi sono ormai maturi per cominciare a sperimentare questo metodo ’elevazione dell'umanità. Coloro che sono entrati sul Sentiero della Prova hanno tentato di innalzarla e non vi sono riusciti.
     Coloro che sono passati al Sentiero del Discepolato hanno tentato anch’essi senza successo. Coloro che hanno dominato le circostanze e l’illusione della morte, e quindi sono stati innalzati alla vita, ora possono tentare in gruppo. Riusciranno certamente. È risuonata la parola che richiede questa attività concorde e l’impulso a tendere ogni sforzo per risollevare il corpo morto dell’umanità. Si profila imminente l’eventualità di un grande conseguimento della Loggia dei Maestri, e tutti gli aspiranti e i discepoli possono essere volti a un riconoscimento sintetico di forza e opportunità."

(Trattato dei Sette Raggi) 



sabato 15 settembre 2012

la prova di "riconoscimento"



Ieri C. ha espresso una certa incomprensione della mia risposta alla lettera di R. su “casa comune”. “I nemici dell’uomo sono quelli della sua casa” è una sfaccettatura della Verità dei Pesci ( link ). Chi l’ha capito ha capito come costruire la “casa comune” nell’Acquario. Risposta di M.C. era molto più “dolce” ma aveva la stessa ragione. F. era completamente d’accordo con noi.

Esotericamente, le prime tre punte della Croce di Urano ( link ) rappresentano le “tre tentazioni” del 2012: in modo conscio o inconscio ognuno “passa i suoi quaranta giorni in deserto”. La discussione su “casa comune” appartiene alla prova della seconda punta: “riconoscimento”.

Il lavoro di un psicosistemologo consiste nell’aiutare - a chi lo vuole e apprezza - di vedere la propria vita “in tempo reale” dal punto di vista dell’Anima.

lunedì 10 settembre 2012

per M.C., chi vuole Amare deve imparare a respingere



     Dopo la nostra lunga conversazione di oggi ti raccomando leggere attentamente un estratto dal Trattato dei Sette Raggi.  
     Faccio una breve introduzione. La legge dominante del nostro sistema solare è la legge di Amore è Saggezza. Questa legge esprime se stessa tramite sette sottoleggi. La prima e più importante sottolegge è la Legge di Repulsione.
     In altre parole: la cosa più importante che deve imparare ognuno che vuole Amare è respingere.
     Credo che dopo incontri A.+M.C.+F. fatti anche F. capirà bene che cosa vi sto suggerendo.


La legge di ripulsa

     "È una delle principali leggi divine che riguardano da vicino il Pellegrino nel suo faticoso e lunghissimo viaggio di ritorno al centro. È la legge che governa la vita dell’anima.


Denominazione exoterica
Denominazione  
esoterica
Simbolo
Energia di raggio
Legge di ripulsa    
Legge degli Angeli Distruttori
L’Angelo dalla spada fiammeggiante
Energia repulsiva di primo raggio
                        
     Anzitutto è bene comprendere alcune caratteristiche e gli effetti fondamentali di questa legge che brevemente elenco come segue:
  1. L’energia dispiegata dissipa. Questa legge agisce come mezzo per disperdere.
  2. Quando in espressione attiva provoca la dispersione o il rigetto degli aspetti della vita formale.
  3. Produce un contatto discriminante, destinato a sfociare in quella che esotericamente è detta “la Via del divino rifiuto”.
  4. Ciò nonostante è un aspetto della Legge di Amore, dell’aspetto Vishnu o Cristo, e riguarda un atteggiamento dell’anima, la cui essenza è amore.
  5. Questa legge si esprime mediante la natura mentale, quindi se ne può percepire la presenza e l'influsso soltanto sul Sentiero del Discepolato.
  6. È il principale requisito preliminare alla vera conoscenza di sé. Divide o disperde e al tempo stesso rivela.
  7. Opera per mezzo dell’amore e nell’interesse dell’unità: la forma e l’esistenza che infine ripudia la forma.
  8. È un aspetto di una delle maggiori leggi cosmiche, la Legge dell’Anima, ossia la Legge cosmica di Attrazione, poiché ciò che è attratto nel tempo, infine è automaticamente respinto dall’agente stesso dell’attrazione iniziale.
     Questa legge comincia soprattutto a imprimere il proposito divino sulla coscienza dell’aspirante, e gli detta gli impulsi elevati e le decisioni spirituali che ne segnano il progresso sul Sentiero. È la dimostrazione della qualità del primo raggio (influenza di sottoraggio del secondo), poiché è bene ricordare che respingere una forma, una situazione o uno stato può dimostrare amore spirituale in chi lo compie. Questo concetto è ben raffigurato nell’antico simbolo dell’Angelo con la spada fiammeggiante che sta all’ingresso del Paradiso per allontanare chi cerca l’immaginaria sicurezza di quel rifugio e condizione. Quell’Angelo agisce per amore e così ha fatto nei millenni, poiché lo stato di realizzazione che chiamiamo Paradiso è un luogo di estremo pericolo per chi non ha meritato il diritto di soggiornarvi. L’Angelo protegge l’aspirante inesperto (non il luogo dove vuole entrare) e lo salvaguarda dai rischi e dai pericoli dell’iniziazione che deve essere conseguita prima di attraversare le cinque suddivisioni del Paradiso fino al luogo ove dimora la luce e dove i Maestri di Saggezza vivono e operano. Questo concetto è alla base della procedura Massonica secondo cui il Copritore sta fuori della Loggia, la spada sguainata, per difendere i segreti della Fratellanza da chi non è pronto.
     Vorrei ricordarvi anche che questa legge, essendo un aspetto di quella fondamentale dell’Amore, riguarda la psiche o anima, e quindi la sua funzione consiste nel promuovere gli interessi spirituali del vero uomo, e dimostrare il potere del secondo aspetto, la coscienza cristica, e della divinità.
     Essa rigetta ciò che non è desiderabile per trovare ciò che il cuore brama e così conduce lo stanco pellegrino da un rifiuto all’altro finché, con scelta infallibile, prende la Grande Decisione”. Così dice l’Antico Commentario."

venerdì 7 settembre 2012

"maggiori possibilità di migliorare una situazione"



Non l'avevo letto ancora,
adesso mi sembra molto adatto a quello di cui
abbiamo parlato ieri sera...
(F.)

Pensiero del giorno giovedi 6 settembre 2012.

"Voi avete maggiori possibilità di migliorare una situazione, concentrandovi più sul bene che sul male. Perciò, anziché criticare negli esseri ciò che è difettoso, soffermatevi sulle buone cose che esistono in loro, per vedere come queste possano essere ancora migliorate. Anche se di buone cose ve ne fosse una soltanto, aggrappatevi a quella. Lasciate da parte i difetti delle persone, e cercate di aiutarle a sviluppare le loro qualità.
Occorre sempre soffermarsi sul lato buono di un essere e dire: «Dio dimora nella sua anima: non mi occuperò degli animali che gli si aggirano intorno». Chi non ospita qualche belva dentro di sé? In alcuni, quelle belve sono in gabbia oppure narcotizzate, ma ci sono."

Omraam Mikhaël Aïvanhov



lunedì 3 settembre 2012

"l’amore per i figli, la famiglia, gli amici e gli intimi ... li imprigiona nei mondi inferiori.



     "In secondo luogo l’anima deve abbandonare non solo il legame e il profitto ricavato dal contatto con il sé personale, ma anche definitivamente i legami con altri sé personali. Deve imparare a conoscere e incontrare gli altri soltanto sul piano dell’anima. È una dura lezione per molti discepoli. Molti non si preoccupano di se stessi e sono giunti a un notevole distacco personale, curandosi poco del contatto con il sé personale. Imparano a trascendere tutto ciò, forse l’hanno ampiamente trasceso, ma l’amore per i figli, la famiglia, gli amici e gli intimi conserva per loro estrema importanza e li imprigiona nei mondi inferiori. Non riflettono che quell’amore è soprattutto rivolto alle personalità e solo secondariamente alle anime. Molti fanno naufragio per molte vite su questo scoglio, finché per il dolore, la sofferenza e la perdita continua di ciò che prediligono tanto, il loro amore entra in una nuova fase, più vera ed elevata. Superati i fattori personali, dopo aver provato sofferenza e perdita, ritrovano coloro che ora amano come anime. Constatano di aver guadagnato anziché perduto e che è scomparso soltanto ciò che era illusorio, effimero e irreale. Il vero Uomo è stato raggiunto e non potrà essere mai più perduto.
     È il problema frequente di genitori che si trovano sul Sentiero del Discepolato, ed è tramite i loro figli che imparano la lezione che può liberarli per conseguire l’iniziazione. Essi trattengono i figli per sé e ciò, essendo contrario alla legge di natura, dà risultati disastrosi. È il culmine dell’egoismo eppure, se potessero sapere e vedere correttamente, capirebbero che per tenere bisogna staccarsi e per conservare bisogna lasciare. Così è la legge."

(Trattato dei Sette Raggi, Vol. 2) 



venerdì 31 agosto 2012

“Gioisci dunque, o Pellegrino sulla Via ... " (L'Antico Commentario)


   ... L’Antico Commentario prosegue a lungo indicando che i Beati sono nulla e sono tutto ciò che esiste; non posseggono nulla, ma in Se stessi sono l’espressione di ogni realtà; non dimorano in alcun luogo e sono dovunque; sono scomparsi eppure splendono con intensa radiosità e si possono vedere. Le negazioni si ammucchiano solo per essere prontamente contraddette nel tentativo di mostrare come la vita dei Beati sia separata dalla forma e nello stesso tempo la includa. Termina con la mirabile ingiunzione:

“Gioisci dunque, o Pellegrino sulla Via che porta all’Essere illuminato, poiché guadagno e perdita sono una cosa sola; tenebre e luce rivelano eternamente il Vero; amore e desiderio invocano eternamente la Vita. Nulla scompare, fuorché il dolore. Nulla perdura fuorché la beatitudine: quella della vera conoscenza, del contatto reale della luce divina, della Via a Dio”.

Tale è la vera meta, che ancora non possiamo comprendere. In cosa consiste ciò che cerchiamo di fare? Percorriamo la Via della Liberazione, e ogni cosa ci cade dalle mani; ogni cosa ci è tolta e siamo inevitabilmente costretti al distacco dal mondo della vita fenomenica e dell’individualità. Seguiamo la Via della Solitudine per imparare infine che essenzialmente non siamo né ego né non-ego. Il distacco completo e la discriminazione debbono portarci a una condizione di solitudine così totale che infine saremo avvolti dall’orrore della grande tenebra. Ma quando quel manto oscuro si alza e la luce risplende di nuovo, il discepolo vede che tutto ciò che fu afferrato e accumulato, e poi perduto e tolto, viene restituito, ma con questa differenza, che non imprigiona più la vita con il desiderio. Marciamo sulla Via che porta sulla vetta dell’Isolamento e la troveremo piena di terrore. Su quella cima combatteremo la battaglia finale con il Guardiano della Soglia, solo per scoprire che anch’esso è un’illusione. Quel culmine di isolamento e la battaglia stessa non sono che illusioni e finzioni; sono l’ultima fortezza dell’antico annebbiamento e della grande eresia di separazione. Allora noi, i Beati, ci fonderemo infine con tutto ciò che esiste, in amore e comprensione. L’isolamento, stadio necessario, non è che illusione. Percorriamo la Via della Purificazione e poco alla volta ci viene tolto tutto ciò che ci è caro: brama di vivere nella forma, desiderio di amore e il grande miraggio dell’odio. Tutto scompare e siamo purificati e vuoti.
     L’angoscia del vuoto è il primo effetto; ci afferra e ci pare che il prezzo della santità sia troppo elevato. Ma, persistendo sulla Via, d’improvviso tutto l’essere è inondato di luce e amore, e il vuoto appare come ciò che permette alla luce e all’amore di fluire in un mondo che ne ha bisogno. Il purificato può allora dimorare dove risiedono i Benedetti e da quel luogo procede a “illuminare il mondo degli uomini e delle divinità”.

(Trattato dei Sette Raggi, Vol. 2)